CLIMA ED AMBIENTE COSTRUITO
L'architettura bioclimatica si focalizza sulla relazione esistente tra l'uomo, bios, e l'ambiente esterno, inteso come il sistema di forze e variabili climatiche che lo influenzano ed ha come obiettivo il miglioramento delle relazioni energetiche degli edifici e dei suoi abitanti, con l'ambiente naturale circostante.
L'edificio bioclimatico quindi si adatta alle caratteristiche dell'ambiente circostante per ottenere il maggior vantaggio dal punto di vista termico e luminoso e la massima protezione da agenti inquinanti, come quelli acustici, dell'aria ed elettromagnetici.
La progettazione bioclimatica pone particolare attenzione ad alcuni specifici aspetti:
- la forma dell'edificio e l'orientamento delle sue aperture trasparenti per il bilancio delle esigenze di illuminazione naturale con i guadagni termici.
- il raggiungimento delle condizioni di benessere all'interno dell'edificio e dell'ambiente costruito minimizzando l'utilizzo degli impianti di climatizzazione.
- il corretto approccio metodologico, in prima analisi, deve definire gli obiettivi di progetto riguardo alle esigenze di benessere, in relazione ai modelli d'uso e alle attività previste all'interno degli ambienti.
In sostanza possiamo pensare all'edificio come ad un sistema passivo che modifica l'azione degli agenti climatici e definisce la qualità dell'ambiente interno attraverso l'orientamento, la forma, il rapporto superficie-volume, le tecnologie costruttive, i materiali e gli elementi tecnici.
GLI AGENTI CLIMATICI E IL SITO
- Il controllo energetico ed il raggiungimento del benessere termoigrometrico nell'ambiente costruito devono basarsi su una corretta analisi del clima del sito e sulla conseguente scelta dei “dati climatici di progetto”.
- Vengono generalmente definiti fattori climatici quei fenomeni naturali quali: il soleggiamento, la nuvolosità, il vento, le precipitazioni o la radiazione solare che determinano le caratteristiche climatiche di una data località.
- L'insieme dei valori della temperatura dell'aria, dell'umidità relativa, della velocità e direzione del vento, della radiazione solare e del grado di nuvolosità caratterizza le condizioni del tempo istantanee, verificatesi in lungo periodo e dà luogo a quello che viene definito CLIMA, o condizioni climatiche, di un'area.
EFFETTO DELLA MORFOLOGIA DEL TERRENO
- Le caratteristiche climatiche variano sensibilmente con l'andamento della topografia, con particolare riferimento all'altitudine, alla pendenza ed orientazione del terreno ed alla sua conformazione.
FENOMENI LEGATI ALLA PRESENZA DI MASSE D'ACQUA
- La presenza di corpi d'acqua favorisce la formazione di brezze di mare o di lago che, ove possibile, è bene sfruttare nella progettazione del raffrescamento estivo.
FENOMENI LEGATI ALLA VEGETAZIONE
- La presenza di vegetazione porta ad un aumento dei valori di umidità relativa e ad una riduzione della temperatura, dovuta sia all'effetto dell'ombreggiamento, sia al fenomeno dell'aevapotraspirazione delle foglie che assorbono gran parte del calore incidente.
- Influenzano fortemente quindi soluzioni quali tetti verdi e giardini pensili, in grado di condizionare il clima interno delle abitazioni, riducendo l'impatto degli agenti atmosferici esterni, ed anche piantumazioni di alberi ed altra vegatazione opportunamente studiate per tipologia e posizione rispetto all'edificio per la regolamentazione dell'ombreggiamento stagionale. Entrambi le soluzioni sono in grado di mitigare di parecchi gradi le temperature interne dei locali degli edifici.